mercoledì 7 agosto 2013

Scalata alla Cima Vioz (3.650 metri)

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Prima esperienza di questo tipo della mia vita, assolutamente da ripetere! Assieme ad Alessandro Colombo, Luigi Mengato e poco più di venti manager della Azienda Climaveveneta, venerdì mattina sono partito da Pejo in Val di Sole per scalare il Monte Vioz dove a 3.535 ho raggiunto il rifugio “Mantova”. Evento organizzato da ADECCO Formazione, molte le incognite da affrontare, prima esperienza di questo tipo, alcuni punti innevati da attraversare con le stampelle, altitudine, ecc.. Con il supporto di Massimo e Davide, guide esperte, ho iniziato a percorrere il sentiero che passo dopo passo diventava sempre più complicato, grossi massi da oltrepassare, lunghi tratti innevati e pendenze elevate. Temperatura altalenante a seconda se c’era il sole oppure nuvoloso ma comunque nonn c’è mai stato il bisogno di coprirsi con giubbotti pesanti e soprattutto non è mai piovuto. Ad un’ora dalla vetta il momento più difficile dove ho dovuto concentrarmi più sul resistere alla fatica che pensare a quanto mancasse, sguardo fisso a dove appoggiavo le stampelle ed il piede ma mai sulla cima della montagna. Arrivati al rifugio mi sono complimentato con tutti gli scalatori del gruppo e dopo pochi minuti di relax sui gradini ci siamo avviati tutti assieme verso la cima del Vioz per l’ultimo impegno fisico della giornata. Foto di rito e siamo scesi per riposarci un poco prima di cena. Atmosfera ottima tra tutti i componente del gruppo ed alle dieci tutti a nanna…nel mattino c’è da scendere!!! Mi sveglio con un leggero mal di testa, colazione con Ale e piano piano ci raggiungono tutti ai tavoli. Ore 8,20, si parte per il ritorno, riposato e senza mal di testa. L’impresa, così si può definire per parecchi di noi è oramai quasi riuscita e sebbene siamo molto stanchi non mancano mai battute e sorrisi durante le 4,5 ore che sono servite per raggiungere Pejo. Luigi, formatore ed organizzatore delle due giornate, ci fa disporre in cerchio per un breve de-briefing e tra saluti e ringraziamenti ognuno cerca in poche parole di esprimere le proprie emozioni di quelle due giornate “insolite”. Un’avventura che viste le sensazioni e le emozioni provate non rimarrà fine a se stessa. Andrea Devicenzi Questo Post è tratto dal sito www.andreadevicenzi.it

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