mercoledì 8 maggio 2013

Quel filo di lana...

Bella uscita quella di sabato scorso. Come è giusto che sia ciascuno l'ha vissuta con spirito, obiettivi, aspettative,...diversi tra loro, ma la diversità in natura è una strategia vincente. Garantisce di trovare sempre una soluzione al variare delle situazioni che si presentano. Quando sono tornato a casa dopo una bella doccia e prima di addormentarmi in modo indegno prima della cena ho letto un articolo (Le Scienze-maggio 2013-pag.90) che parla di un progetto che prevede di costruire api-robot e si citava il concetto delle Resilienza applicato alla vita dell'alveare. Cito testualmente: "le api-robot si dimostreranno utili soprattutto quando potranno essere impiegate in sciami di migliaia di esemplari, che agiranno in modo coordinato senza bisogno di un leader. L'alveare deve essere abbastanza resiliente in modo che il gruppo possa raggiungere i propri obiettivi anche quando molte singole api falliscono nella loro missione".
Devo dire che la coincidenza di questa lettura con le domande senza risposte con cui ci siamo salutati mi ha fatto riflettere ulteriormente sulla giornata passata assieme.
Mi è venuto quasi spontaneo pensare alla "sporca dozzina" di Cima Grappa come uno sciame di api che persegue un obiettivo anche se non tutti c'erano, anche se chi c'era era in difficoltà o a disagio e ...anche senza un leader. Possiamo allargare la metafora a Climaveneta, ma la sostanza non cambia.
Siamo partiti in qualche modo ciascuno con il suo ritmo e le sua ansie, ma lungo il sentiero ci siamo guardati, ci siamo aspettati e incoraggiati e nessuno è rimasto da solo. C'è stato un momento però che ci siamo ascoltati in silenzio. La parte migliore della passeggiata. Eravamo in fila indiana con il ns filo di lana e abbiamo cominciato a "preoccuparci" di chi ci precedeva e di chi ci seguiva. Abbiamo cominciato ad interessarci degli altri. Si rallentava o si accelerava assieme, come uno sciame!
Bella esperienza! Spero che nella prossima uscita lo sciame aumenti di numero. Ne vale la pena.

A questo proposito lancio di nuovo l'idea di fare la prossima uscita per fine maggio/inizio giugno al rifugio Piaz (vedi post di Luigi Alban con tutti i dettagli). Cosa ne dite ?



3 commenti:

  1. L'ascesa del Grappa ha unito una prova fisica a tanti spunti di riflessione, metafore tra lo sport ed il lavoro. E' stata vissuta intensamente e ci ha trasmesso molte emozioni. Siamo arrivati al parcheggio di buon mattino alla spicciolata(qualcuno a quel l'ora avrebbe già' voluto essere in vetta, altri avrebbero preferito un cappuccino e brioche), ognuno singolarmente organizzato per quanto concerne la propria attrezzatura, "lacunosi" sull'organizzazione di gruppo (non sapevamo il numero esatto dei partecipanti, nessuno aveva uno "straccio" di cartina,....).
    In poche ore, sicuramente anche grazie agli spunti di riflessione sapientemente orchestrati da Luigi, da un aggregato di individui che erano partiti con aspettative differenti e sfide individuali, ci siamo trasformati in un gruppo coeso, capace di comunicare, di prestare attenzione alle esigenze dei compagni, desiderosi di conquistare un'obiettivo come squadra e non piu' come singolo individuo.
    Tale esperienza e' solo una piccola dimostrazione della potenzialita' che potremo esprimere,ma abbiamo dimostrato che se impariamo a comunicare e ad ascoltare, insieme potremo vincere molte sfide che al singolo potrebbero risultare impossibili.
    Altra esperienza importante che abbiamo vissuto e che si collega alla riflessione di Andrea: siamo partiti con la sensazione, o forse consapevolezza, che ci mancasse un leader che avrebbe dovuto gestire il gruppo. nell'ascesa ogni componente della squadra ha dato l'apporto al gruppo,ognuno in funzione delle proprie capacità',peculiarità' ,potenzialita' e aggiungendo una buona dose di intraprendenza, come per incanto la sensazione che mancasse il leader e' andata svanendo. Ognuno ha imparato ad ascoltare e capire le necessita' del gruppo colmando tali lacune mediante l'apporto personale.
    Ed ora siamo pronti per nuove sfide!
    Accetto la proposta per una prossima ascesa al "dal Piaz"

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  2. Fissate nelle vostre agende la data 1/6 per l'ascesa al 'Dal Piaz' !

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  3. Mi ascolto dentro e non saprei se provo piacevolezza o stupore in quello che leggo. Il nostro percorso formativo è all'inizio, e sono già nate molte riflessioni e stimoli. Ma quel che è più bello percepisco trasparenza, che per me è direttamente proporzionale alla fiducia.
    Spero che questo gruppo sappia proseguire con grande energia; spero che sappia essere contagioso e che riesca a tirare dentro altre persone.
    Assaporo l'arrivo in cima al Vioz, con tutti voi, con Andre ed Alessandro (per la cronaca l'immagine che ho in testa è questa: http://www.flickr.com/photos/luigimengato/6059335795/)

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